Dal mese di Maggio 2019, la modalità di pagamento delle integrazioni avverrà solo tramite BONIFICO BANCARIO.

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La storia

Nell’ambito della contrattazione dei Lavoratori agricoli e florovivaisti della provincia di Mantova, per sostenere il reddito dei lavoratori assenti per malattia e infortunio, senza penalizzare in misura eccessiva le stesse aziende agricole, fu convenuto nell'Accordo Intersindacale provinciale sottoscritto il 25 febbraio 1963 la costituzione di una “COMMISSIONE INTERSINDACALE per la integrazione della assicurazione contro le malattie dei braccianti avventizi e dei salariati fissi dell'agricoltura” con sede nel palazzo dell'Agricoltura in Piazza Martiri di Belfiore n. 7, allo scopo di corrispondere ai lavoratori sopraccitati, assenti dal lavoro per causa di malattia nell'annata agraria 1962-63 un sussidio integrativo a quello corrisposto dall'Istituto Nazionale Assistenza Malattia (I.N.A.M.).

Il Contratto provinciale era allora sottoscritto dalla Associazione Provinciale Agricoltori, nella persona del Direttore Dr. Orazio Fogato, e la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, nella persona del Direttore Geom. Giancarlo Siena, quali rappresentanti dei datori di lavoro, e la Federbraccianti Cgil Provinciale, nella persona del Segretario Albertino Fornasari, la Cisl Braccianti Provinciale, nella persona del Segretario Cav. Mario Morra e la Uil Terra Provinciale, nella persona del Segretario Cav. Renato Zucchi, quali rappresentanti dei lavoratori agricoli braccianti e salariati.

Per rendere possibile l'erogazione di questa indennità, i Datori di Lavoro versavano a un fondo comune costituito in una Cassa extra legem, un contributo a carico dei Lavoratori nella misura del 67% e dei Datori di Lavoro nella misura del 33%, di un importo complessivo di Lire 2 (due) orarie.

Tale contributo veniva riscosso attraverso il Servizio Contributi Agricoli Unificati (SCAU), a seguito di una Convenzione sottoscritta con lo stesso Istituto, per effetto della L.15 maggio 1963 n. 858 e successivamente della Legge 12 marzo 1968 n. 334, e versato su un conto corrente della sopra nominata Commissione Intersindacale (Cassa extra legem) all'uopo operante.

Questa Cassa venne successivamente chiamata Cassa Intersindacale Malattie e Infortuni “C.I.M.I.”.

La Cassa C.I.M.I. di Mantova, una delle prime Casse sorte in Italia, venne costituita come Cassa extra-legem, senza alcuna veste giuridica e istituzionale, motivo per cui non riconosciuta legalmente e pertanto impossibilitata ad operare autonomamente.

La stessa Cassa, che aveva sede presso la Associazione Agricoltori di Mantova, operava attraverso le Organizzazioni Sindacali firmatarie il Contratto Provinciale, alle quali si era aggiunta una terza Organizzazione sindacale dei Datori di Lavoro, “l'Alleanza Contadina” poi divenuta Confederazione Italiana Agricoltori CIA, le quali mettevano a disposizione propri funzionari che, una volta o due l'anno, recuperavano i dati delle malattie e liquidavano le integrazioni spettanti.

Con l’evoluzione dei vari contratti provinciali, la Cassa C.I.M.I. ha continuamente migliorato le prestazioni, estendendole ai casi di Infortunio e Maternità, aumentando nel tempo le integrazioni economiche erogate ai lavoratori sino a raggiungere l’80% del salario giornaliero convenzionale, determinando inoltre che la contribuzione necessaria a finanziare tale Cassa venisse versata in misura paritetica, tra i datori di lavoro e i lavoratori dipendenti.

Con l'aumento delle prestazioni e la necessità di garantire ai lavoratori nuove provvidenze e nuovi servizi, si è reso necessario dotare la Cassa C.I.M.I. di una organica e legittima presenza istituzionale e pertanto il 28 dicembre 1995, a seguito di costruttivo confronto tra le Organizzazioni sindacali firmatarie il Contratto provinciale, le Organizzazioni Sindacali Fisba – Cisl, Flai – Cgil, Uila – Uil in rappresentanza dei Lavoratori e l'Unione Provinciale Agricoltori, la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti e la Confederazione Italiana Agricoltori di Mantova, in rappresentanza dei Datori di Lavoro, nelle persone dei propri Legali Rappresentanti pro tempore:

Luigi ARIOLI, per la Fisba-Cisl

Rodolfo MERLINI, per la Flai-Cgil

Enrico TONGHINI, per la Uila-Uil

Annibale BINI, per la Unione Provinciale degli Agricoltori

Spartaco MARI, per la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti

Mario LANZI, per la Confederazione Italiana Agricoltori

in qualità di SOCI FONDATORI e Costituenti, costituirono ufficialmente con atto notarile, la nuova

"CASSA INTEGRAZIONE MALATTIA INFORTUNI - C.I.M.I."

dei Lavoratori Agricoli e Florovivasti della Provincia di Mantova

Da subito, oltre all'ASSEMBLEA dei SOCI e da un COLLEGIO dei REVISORI dei Conti, la Cassa C.I.M.I. costituì un COMITATO di GESTIONE, ugualmente composto dai rappresentanti delle sei Organizzazioni Sindacali, concordando unanimemente che per entrambe le strutture il Presidente ed il Vice Presidente fossero i medesimi, rispettando la turnazione stabilità in ogni tre anni per il Presidente, di competenza delle Confederazioni Sindacali dei Lavoratori Agricoli, e di un anno per il Vice Presidente, di competenza delle Organizzazioni dei Datori di Lavoro Agricolo.

Per il primo esercizio sociale, inaugurante la nuova stagione della cassa, furono nominati:

Luigi ARIOLI, della Fisba-Cisl, in qualità di Presidente;

Roberto CAGLIARI, della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, in qualità di Vice Presidente.

La Cassa fin da subito venne finanziata in modo mutualistico dai Datori di Lavoro e dai Lavoratori, prima in misura maggiore da parte dei lavoratori e poi in forma paritetica, e ancora oggi riscuote tale contributo attraverso una convenzione sottoscritta tra le parti con l'INPS, nel rispetto delle leggi vigenti e su autorizzazione del Ministero del Lavoro.

Dal 1996, la CIMI ha acquistato una propria Sede, posta in Via P. Amedeo n. 27 a Mantova, divenuta sede permanente anche dei vari Comitati paritetici e sede di confronto contrattuale.

Oltre a ciò la Cassa si è dotata di una propria struttura operativa permanente ed autonoma, assumendo propri dipendenti.

Scopo della Associazione è garantire l'integrazione della indennità di malattia, di infortunio e di maternità, nonché ogni altra integrazione prevista dai contratti nazionali e provinciali.

In sintesi la C.I.M.I. interviene per completare l'assistenza pubblica a tutti i lavoratori O.T.I. e O.T.D. agricoli e florovivaisti, dipendenti di aziende agricole della Provincia di Mantova, in applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e del Contratto Integrativo Provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti vigenti.

L'Associazione inoltre ha la possibilità di promuovere attività di informazione, di istruzione e formazione professionale dei lavoratori agricoli, dei datori di lavoro, dei dirigenti sindacali designati dalle Organizzazioni provinciali firmatarie dei contratti di lavoro dell’agricoltura e dei dirigenti della Cassa C.I.M.I. della provincia di Mantova nonché gestire, in proprio e/o per conto del Comitato Provinciale per la Sicurezza o di altro organo della contrattazione collettiva, programmi per la promozione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tra le attività formative rientrano, anche, i viaggi studio in altri stati, con l’obiettivo di effettuare scambi politico-sindacali con i Sindacati dei datori di lavoro e dei Lavoratori dipendenti agricoli nelle realtà locali, nell’intento di sviluppare ed approfondire “conoscenze in materia di relazioni contrattuali e tutele di carattere sociale ed assistenziale per i lavoratori dell’agricoltura” presenti nei vari Paesi della Comunità Europea.

In questi anni, sono stati incontrati i Sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti agricoli, dei seguenti Paesi e territori: Spagna, Francia, Irlanda, Ungheria, Portogallo, Svezia, Sicilia, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Inghilterra, Spagna e Russia.

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